Cose il karma

Cose il karma

12 leggi del karma

Il karma è un concetto dell’Induismo che spiega attraverso un sistema in cui gli effetti benefici derivano dalle azioni benefiche passate e gli effetti dannosi dalle azioni dannose passate, creando un sistema di azioni e reazioni attraverso le vite reincarnate di un’anima (Atman)[1] formando un ciclo di rinascite. Si dice che la causalità sia applicabile non solo al mondo materiale ma anche ai nostri pensieri, parole, azioni e azioni che gli altri fanno sotto le nostre istruzioni[2].[importanza?] per esempio se fai una cosa buona, ti succede qualcosa di buono, e lo stesso vale se fai una cosa cattiva. Si dice nei Purana che il signore del karma è il pianeta Saturno, Shani.[3]

Ci sono tre diversi tipi di karma: il prarabdha karma che viene sperimentato attraverso il corpo presente ed è solo una parte del sanchita karma che è la somma dei karma passati, e l’agami karma che è il risultato della decisione e dell’azione attuale.[4]

La prima apparizione della parola karma si trova nel Rigveda. Il termine karma appare significativamente anche nei Veda. Secondo i Brahmana, “come sua moglie l’uomo nasce nel mondo che ha fatto” e si viene messi in equilibrio nell’altro mondo per una stima della propria azione buona e cattiva. Dichiara anche che siccome l’uomo è “costituito” dai suoi desideri, nasce nell’altro mondo in riferimento a questi.[5]

Significato del buon karma

Tutte le anime sono una parte del Divino e quindi di natura spirituale, secondo la Bhagavad Gita, un testo sacro indù. Proprio come le scintille di un fuoco si spengono quando sono separate dal fuoco, le anime dimenticano la loro vera natura spirituale quando sono separate dalla loro fonte Divina.

Mancando la giusta conoscenza, ogni anima è bloccata in un ciclo di reincarnazione chiamato samsara, in cui ognuno nasce in una varietà di corpi fisici, incluso quello di piante e animali. Di corpo in corpo, e di specie in specie, ogni anima vive una vita dopo l’altra, mentre ignora la sua natura divina.

L’anima si muove attraverso questo ciclo di nascite fino a quando – dopo vite di pratica spirituale – questa natura Divina è pienamente realizzata, il ciclo della reincarnazione finisce, e la liberazione spirituale (moksha) è raggiunta.

I testi indù incoraggiano fortemente gli individui a passare le loro nascite umane sforzandosi di fare progressi spirituali. Anche se non è impossibile raggiungere il moksha in altre incarnazioni, i saggi indù hanno a lungo insistito sul fatto che questo è molto più facile da fare in una nascita umana.

Significato del karma negativo

I primi scritti buddisti (in particolare SN 36.21: vedi link correlati per una traduzione commentata) suggeriscono che non tutto ciò che sperimentiamo è il risultato di azioni passate; può essere dovuto a eventi naturali di un tipo o di un altro. Questo è un punto su cui il primo buddismo sembra differire un po’ dai successivi insegnamenti tibetani, che suggeriscono che tutte le cose buone e cattive che ci accadono sono il risultato di azioni passate.

Mentre ci possono essere dubbi, o opinioni diverse, sul perché stiamo vivendo qualche tipo di disgrazia, non c’è dubbio che possiamo risolvere qualsiasi sofferenza nel momento presente attraverso gli insegnamenti buddisti di consapevolezza e azione basata su buone motivazioni.

Per i buddisti, il karma ha implicazioni oltre questa vita. Le cattive azioni in una vita precedente possono seguire una persona nella sua vita successiva e causare effetti negativi (che gli occidentali sono più propensi a interpretare come “sfortuna”).

Anche un illuminato non è esente dagli effetti del karma passato. Una storia racconta che il cugino del Buddha cercò di ucciderlo facendogli cadere un masso addosso. Anche se il tentativo fallì, il piede del Buddha fu ferito. Egli spiegò che questa era una punizione karmica per aver cercato di uccidere il fratellastro in una vita precedente.

Il karma è reale

Karma è una parola che significa il risultato delle azioni di una persona così come le azioni stesse. È un termine che riguarda il ciclo di causa ed effetto. Secondo la teoria del Karma, ciò che accade ad una persona, accade perché l’ha causato con le sue azioni. È una parte importante di molte religioni come l’induismo e il buddismo. Nello Shinto (una religione spesso sincronizzata con il buddismo), il Karma è interpretato come Musubi (むすび), una visione del karma è riconosciuta nello Shinto come un mezzo per arricchire, potenziare e affermare la vita.

In termini di sviluppo spirituale, il Karma riguarda tutto ciò che una persona ha fatto, sta facendo e farà. Il karma riguarda logicamente la punizione o la ricompensa. Rende una persona responsabile della propria vita e di come tratta le altre persone.

Karma come azione e reazione: se mostriamo bontà, raccoglieremo bontà. Il karma è spesso frainteso come il principio universale di causa ed effetto. Le nostre azioni, sia buone che cattive, ci tornano indietro nel futuro, aiutandoci ad imparare dalle lezioni della vita e a diventare persone migliori. Nelle religioni che includono la reincarnazione, il karma si estende attraverso la vita presente e tutte le vite passate e future[1].

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