Come si pratica il kriya yoga
Kriya yoga 42 passi
È anche una scuola moderna, descritta dai suoi praticanti come l’antico sistema di Yoga fatto rivivere in tempi moderni da Mahavatar Babaji attraverso il suo discepolo Lahiri Mahasaya, intorno al 1861. Il Kriya Yoga è stato portato alla consapevolezza internazionale dal libro Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda[2] e attraverso le introduzioni di Yogananda della pratica in occidente a partire dal 1920.[3]
Secondo Yogananda l’antico testo yogico gli Yoga Sutra di Patanjali contengono una descrizione del Kriya Yoga nel secondo capitolo II.49:[4] “La liberazione può essere raggiunta da quel pranayama che si realizza disgiungendo il corso dell’ispirazione e dell’espirazione.”[5]
Il sistema del Kriya Yoga consiste in una serie di livelli di pranayama, mantra e mudra basati su tecniche volte ad accelerare rapidamente lo sviluppo spirituale[2] e a generare un profondo stato di tranquillità e di comunione con Dio.[5] Yogananda attribuisce la sua descrizione del Kriya Yoga alla sua stirpe di guru, Sri Yukteswar Giri, Lahiri Mahasaya e Mahavatar Babaji. Si dice che quest’ultimo abbia introdotto il concetto come essenzialmente identico al Raja Yoga di Patanjali e al concetto di Yoga descritto nella Bhagavad Gita.
Kriya yoga per principianti
È anche una scuola moderna, descritta dai suoi praticanti come l’antico sistema di Yoga fatto rivivere in tempi moderni da Mahavatar Babaji attraverso il suo discepolo Lahiri Mahasaya, intorno al 1861. Il Kriya Yoga è stato portato alla consapevolezza internazionale dal libro Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda[2] e attraverso le introduzioni di Yogananda della pratica in occidente a partire dal 1920.[3]
Secondo Yogananda l’antico testo yogico gli Yoga Sutra di Patanjali contengono una descrizione del Kriya Yoga nel secondo capitolo II.49:[4] “La liberazione può essere raggiunta da quel pranayama che si realizza disgiungendo il corso dell’ispirazione e dell’espirazione.”[5]
Il sistema del Kriya Yoga consiste in una serie di livelli di pranayama, mantra e mudra basati su tecniche volte ad accelerare rapidamente lo sviluppo spirituale[2] e a generare un profondo stato di tranquillità e di comunione con Dio.[5] Yogananda attribuisce la sua descrizione del Kriya Yoga alla sua stirpe di guru, Sri Yukteswar Giri, Lahiri Mahasaya e Mahavatar Babaji. Si dice che quest’ultimo abbia introdotto il concetto come essenzialmente identico al Raja Yoga di Patanjali e al concetto di Yoga descritto nella Bhagavad Gita.
Yogi kathaamrt : ek yogi ki…
È anche una scuola moderna, descritta dai suoi praticanti come l’antico sistema di Yoga fatto rivivere in tempi moderni da Mahavatar Babaji attraverso il suo discepolo Lahiri Mahasaya, intorno al 1861. Il Kriya Yoga è stato portato alla consapevolezza internazionale dal libro Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda[2] e attraverso le introduzioni di Yogananda della pratica in occidente dal 1920.[3]
Secondo Yogananda l’antico testo yogico gli Yoga Sutra di Patanjali contengono una descrizione del Kriya Yoga nel secondo capitolo II.49:[4] “La liberazione può essere raggiunta da quel pranayama che si realizza disgiungendo il corso dell’ispirazione e dell’espirazione.”[5]
Il sistema del Kriya Yoga consiste in una serie di livelli di pranayama, mantra e mudra basati su tecniche volte ad accelerare rapidamente lo sviluppo spirituale[2] e a generare un profondo stato di tranquillità e di comunione con Dio.[5] Yogananda attribuisce la sua descrizione del Kriya Yoga alla sua stirpe di guru, Sri Yukteswar Giri, Lahiri Mahasaya e Mahavatar Babaji. Si dice che quest’ultimo abbia introdotto il concetto come essenzialmente identico al Raja Yoga di Patanjali e al concetto di Yoga descritto nella Bhagavad Gita.
Lahiri mahasaya
Prima di andare avanti, passate in contropiede (stretching intenso) per un conteggio di cinque:Pranic Energization Technique (PET)Pranic Energization Technique è una tecnica avanzata che utilizza il nostro prana shakti per portare energia a tutto il corpo. Questa pratica porta vitalità e forza in ogni organo del nostro corpo. praticheremo questa tecnica per circa 30 minuti, usando una varietà di tecniche di respirazione come il Brahmari (respiro delle api) durante il quale si fa un ronzio. Brahmari è una meravigliosa pratica di respirazione che può aiutare ad abbassare la pressione sanguigna, calmare il sistema nervoso, stimolare le ghiandole pineali e pituitarie, dissipare la rabbia, aiutare a dormire, e altro ancora. Faremo anche Nadi Shuddhi (respirazione a narici alternate) usando la mano destra in Vishnu Mudra: Nadi Shuddhi è una grande tecnica per calmare la mente e riportarla al presente, migliorare i problemi circolatori e respiratori, aiutare il rilassamento, purificare ed equilibrare le nadi (canali energetici), e armonizzare i lati destro e sinistro del cervello, tra gli altri benefici.Durante questa meditazione, ci sono alcune cose che faremo per sperimentare il prana. A volte vi verrà chiesto di portare le mani al namaste e di muoverle lentamente a parte e di nuovo insieme. Vi sarà anche chiesto di tenere le mani con i palmi rivolti l’uno verso l’altro e di muoverle in senso orario o antiorario. Ecco come appaiono questi movimenti: