Karma in italiano
Francesco gabbani – occidentali’s karma (italia) eurovision 2017
Se non ti piace la roba biblica, forse ci sono delle citazioni classiche latine con lo stesso significato, la cosa è conoscerle/trovarle, o almeno un modo sicuro per esprimere l’idea del “tornare” in quel senso. La traduzione di Ignis Umbra è giusta alla lettera, ma per il senso non sono del tutto sicuro. Quindi, come dice lui, aspetta un po’, forse altri arriveranno con altre proposizioni.
Il karma è la legge della causalità morale. Qual è la causa della disuguaglianza che esiste tra gli uomini? Secondo il buddismo, questa disuguaglianza è dovuta non solo all’ereditarietà, all’ambiente, alla “natura e all’educazione”, ma anche al Karma. In altre parole, è il risultato delle nostre azioni passate e delle nostre azioni presenti. Noi stessi siamo responsabili della nostra felicità e infelicità. Creiamo il nostro paradiso. Creiamo il nostro inferno. Siamo gli architetti del nostro destino.
Letteralmente sarebbe: Omnia in te semper redeunt, ma ho gli stessi dubbi di Pacis Puella; questo sarebbe inteso come karma o qualcosa di diverso? Se ti accontenti di “Tutto quello che fai ti ritorna sempre indietro”, allora Quae feceris omnia in te semper redeunt, che è quello che suggeriva Pacis Puella.
Ho inventato io stesso la routine della danza”.
I raggi di luce pervadono gli esseri senzienti dei sei regni oscuramenti, vanno in tutte le parti del tuo corpo e scacciano tutti i tuoi disturbi fisici, energetici e mentali sotto forma di fumo nero, fuoco, acqua o insetti, ecc. Attraverso il tuo grande amore, desiderando che tutti gli esseri senzienti abbiano la felicità e, attraverso la tua grande compassione, desiderando che siano liberi da tutte le sofferenze, sono
Per gli indù, per esempio, che seguono il sistema delle caste come parte integrante del loro stile di vita e che credono che le sofferenze in questa vita siano il risultato degli errori della vita precedente,
a immagine e somiglianza di Dio e il servizio d’amore che rendono a coloro che soffrono, senza alcuna considerazione della loro casta (in cui non credono), sono veramente una provocazione e un imbarazzo.
L’incapacità di affrontare le cose con pensieri retti in mezzo a prove dolorose, e così via, sono le ragioni principali dell’escalation della persecuzione da parte del male, e sono le vere scuse fondamentali che il male ha usato per danneggiare la Fa.
Francesco gabbani – occidentali’s karma (italia)
Nodo senza fineNodo senza fine sulla ruota di preghiera del tempio nepaleseI simboli del karma come il nodo senza fine (sopra) sono motivi culturali comuni in Asia. I nodi senza fine simboleggiano l’interconnessione di causa ed effetto, un ciclo karmico che continua eternamente. Il nodo senza fine è visibile al centro della ruota di preghiera.
Karma (/ˈkɑːrmə/; sanscrito: कर्म, IPA: [ˈkɐɽmɐ] (ascolta); Pali: kamma) significa azione, lavoro o atto. [1] Il termine si riferisce anche al principio spirituale di causa ed effetto, spesso chiamato descrittivamente principio del karma, dove l’intento e le azioni di un individuo (causa) influenzano il futuro di quell’individuo (effetto):[2] Il buon intento e le buone azioni contribuiscono al buon karma e a rinascite più felici, mentre il cattivo intento e le cattive azioni contribuiscono al cattivo karma e alle cattive rinascite.[3][4]
Wilhelm Halbfass (2000) spiega il karma (karman) contrapponendolo alla parola sanscrita kriya:[3] mentre il kriya è l’attività insieme ai passi e allo sforzo nell’azione, il karma è (1) l’azione eseguita come conseguenza di quell’attività, così come (2) l’intenzione dell’attore dietro un’azione eseguita o un’azione pianificata (descritto da alcuni studiosi[9] come residuo metafisico lasciato nell’attore). Una buona azione crea un buon karma, così come una buona intenzione. Una cattiva azione crea un cattivo karma, così come una cattiva intenzione.[3]
Occidentali’s karma (italia) prima prova a kiev
Il concetto di “azione” o “atto” nelle religioni indiane e nepalesi inteso come ciò che causa l’intero ciclo di causa ed effetto cioè il ciclo chiamato samsara descritto nelle tradizioni dharmiche, cioè: filosofie indù, giainista, sikh e buddista. L’effetto totale delle azioni e della condotta di una persona durante le fasi successive della sua esistenza, considerate come determinanti per la sua prossima incarnazione.
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