Parole yoga

Parole yoga

parole yoga che iniziano con m

Per i non iniziati, lo yoga può essere un po’ intimidatorio. Navigare in una posizione sconosciuta, inspirare ed espirare al momento giusto, impegnare i muscoli giusti e, insomma, godersi davvero la pratica richiede un picco di concentrazione. Ti stai concentrando su “aprire lo spazio del cuore” quando all’improvviso il tuo insegnante di yoga pronuncia una parola che non hai mai sentito prima, e ora tutti sono in un piegamento in avanti in piedi. È abbastanza per mettere alla prova la pazienza anche del più entusiasta dei principianti. La maggior parte degli istruttori guidano le loro classi attraverso le sequenze usando sia il sanscrito (una delle più antiche lingue umane conosciute) che la sua traduzione inglese. Quindi, se sembra che il vostro insegnante stia occasionalmente parlando un’altra lingua, è perché lo sta facendo davvero. Allo stato attuale non esiste un Duolingo per il sanscrito, quindi abbiamo scelto le parole più comuni che sentirai nella tua classe di yoga – insieme alla giusta pronuncia – in modo da poter scendere (cane) con i tuoi compagni di yoga in poco tempo.YOGA PER PRINCIPIANTI GLOSSARIOAsanaUna posizione yoga. I nomi sanscriti delle posizioni yoga hanno tutti “asana” come suffisso.

asana

Se sei mai stato a una lezione di yoga o ne hai seguita una virtuale, probabilmente hai sentito qualche termine buttato lì che ti ha confuso. Parole e frasi come “Adho Mukha Svanasana” o “chaturanga”. Queste sono parole e frasi dell’antica lingua sanscrita. Il sanscrito è la lingua dello yoga, la lingua in cui sono radicate molte lingue indiane e si dice che sia una delle lingue umane più antiche di tutti i tempi.

Iniziare il tuo viaggio lungo il sentiero dello yoga è impegnativo. È una prova per la tua mente, il tuo corpo e la tua anima che alla fine non farà altro che rendere tutti e tre gli elementi più forti e più intrecciati tra loro. Il linguaggio dello yoga coincide direttamente con molte posizioni. Per aiutarti nel tuo viaggio, ecco un glossario dei 20 termini yoga più comuni per i principianti.

La cosa più importante da sapere sullo yoga è che richiede pratica e pazienza. Ogni sessione è un’esperienza di apprendimento in cui si diventa più in sintonia con la propria mente, corpo e anima. Anche i maestri di yoga si riferiscono all’atto dello yoga come “pratica”, perché ogni sessione è un viaggio nell’autodisciplina, nell’autoinchiesta e nel non attaccamento. Con ogni sessione, c’è qualcosa di nuovo da imparare.

vinyāsa

Tu sei qui: Home / Uncategorized / Glossario dei termini YogaQuando ti stai dirigendo in un nuovo territorio, è utile avere una mappa. Escursioni in Yosemite, avete bisogno di una mappa che mostra il terreno montagnoso. A New York, è necessario conoscere gli isolati della città e i principali punti di riferimento per orientarsi.

Fai yoga, e potresti sentire l’insegnante usare parole sanscrite per pose e concetti yoga. Abbiamo pensato che potresti trovare questo glossario di termini yoga utile per tradurre alcuni dei termini più comunemente usati.

Namaste: Comunemente detto alla fine della lezione di yoga dall’istruttore e dagli studenti. Una bella interpretazione è: onoro quel posto in te dove risiede l’intero Universo. E quando io sono in quel posto in me e tu sei in quel posto in te, c’è solo uno di noi.

Ujjayi (detto anche respiro sibilante, respiro vittorioso): un tipo di pranayama in cui i polmoni sono completamente espansi e il petto è gonfiato; più spesso usato in associazione con le posizioni yoga, specialmente nello stile vinyasa.

Yoga: Dal sanscrito “yug” che significa “unione”, lo yoga è un’antica disciplina in cui le posture fisiche, la pratica del respiro, la meditazione e lo studio filosofico sono usati come strumenti per raggiungere la liberazione.

hatha yoga

Akasha (“etere/spazio”): il primo dei cinque elementi materiali di cui è composto l’universo fisico; usato anche per designare lo spazio “interno”, cioè lo spazio della coscienza (chiamato cid-akasha)

Amrita (“immortale/immortalità”): designazione dello Spirito senza morte (atman, purusha); anche il nettare dell’immortalità che trasuda dal centro psicoenergetico alla corona della testa (vedi sahasrara-cakra) quando è attivato e trasforma il corpo in un “corpo divino” (divya-deha)

Asana (“seduta”): una postura fisica (vedi anche anga, mudra); il terzo arto (anga) dell’ottuplice sentiero di Patanjali (astha-anga-yoga); originariamente significava solo la postura di meditazione, ma successivamente, nell’hatha yoga, questo aspetto del sentiero yogico è stato notevolmente sviluppato

Ashta-anga-yoga, ashtanga-yoga (“unione degli otto arti”): l’ottuplice yoga di Patanjali, che consiste in disciplina morale (yama), autocontrollo (niyama), postura (asana), controllo del respiro (pranayama), inibizione sensoriale (pratyahara), concentrazione (dharana), meditazione (dhyana) ed estasi (samadhi), che porta alla liberazione (kaivalya)

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