Yoga integrale cose
Yoga integrale satchidananda
L’Integral Yoga Institute fu fondato a New York in un grande appartamento nell’Upper West Side il 7 ottobre 1966, dopo che Sri Swami Satchidananda, un maestro spirituale indiano, venne in America su invito dell’artista Peter Max. I saggi e pratici insegnamenti del guru ispirarono molti newyorkesi, soprattutto hippy e figli dei fiori, a prendere lezioni di Hatha Yoga e a partecipare a discussioni settimanali sul raggiungimento della pace e dell’amore senza l’uso di droghe psichedeliche. L’appartamento divenne anche un ashram dove gli studenti vivevano i principi dello Yoga come insegnato da Sri Gurudev, come veniva affettuosamente chiamato dai suoi discepoli.
Il 15 ottobre 1970, un bellissimo edificio in pietra arenaria sulla 13a Strada Ovest nello storico Greenwich Village fu dedicato come IYI di New York. Sia un ashram che un centro di insegnamento, divenne un faro per i ricercatori spirituali di tutta New York City ed è il luogo dove migliaia di persone hanno sperimentato lo Yoga per la prima volta. Molti newyorkesi scoprirono anche le gioie e i benefici di una dieta vegetariana quando il negozio Integral Yoga Natural Foods aprì nell’edificio di West 13th Street nel marzo 1972. Per molto tempo è stato l’unico posto in città dove si potevano acquistare esclusivamente prodotti vegetariani coerenti con i principi di purezza e non violenza che sono al centro dello Yoga.
Sequenza di yoga integrale
Lo yoga integrale o purna yoga (in sanscrito significa yoga completo), talvolta chiamato anche yoga sopramentale, si riferisce negli insegnamenti di Sri Aurobindo all’unione di tutte le parti del proprio essere con il Divino, e alla trasmutazione di tutti i loro elementi contrastanti in uno stato armonioso di superiore coscienza ed esistenza divina.
Sri Aurobindo iniziò e definì ‘all’inizio del 1900 come ‘un percorso di ricerca integrale del Divino attraverso il quale tutto ciò che siamo viene alla fine liberato dall’Ignoranza e dalle sue formazioni non divine in una verità al di là della Mente, una verità non solo del più alto stato spirituale ma di una dinamica auto-manifestazione spirituale nell’universo.’ [1]
Egli descrive la natura e la pratica dello yoga integrale nella sua opera La sintesi dello yoga. Come indica il titolo dell’opera, il suo yoga integrale è uno yoga di sintesi, inteso ad armonizzare i sentieri del karma, jnana e bhakti yoga come descritto nella Bhagavad Gita. Può anche essere considerato una sintesi tra Vedanta e Tantra, e anche tra approcci orientali e occidentali alla spiritualità.
Il respiro della vita: yo…
Il nucleo dello Yoga Sutra di Patanjali è un sentiero a otto arti che forma il quadro strutturale della pratica dello yoga. Quando si praticano tutte le otto membra del sentiero, diventa evidente che nessun elemento è elevato rispetto ad un altro in un ordine gerarchico. Ognuno è parte di un’attenzione olistica che alla fine porta completezza all’individuo mentre trova la sua connettività con il divino. Poiché siamo tutti unicamente individuali, una persona può enfatizzare un ramo e poi passare ad un altro man mano che completa la sua comprensione.
Lo Yoga Sutra descrive cosa succede quando questi cinque comportamenti sopra descritti diventano parte della vita quotidiana di una persona. Così, gli yama sono le virtù morali che, se seguite, purificano la natura umana e contribuiscono alla salute e alla felicità della società.
Niyama significa “regole” o “leggi”. Sono le regole prescritte per l’osservanza personale. Come gli yama, i cinque niyama non sono esercizi o azioni da studiare semplicemente. Rappresentano molto più di un atteggiamento. Rispetto agli yama, i niyama sono più intimi e personali. Si riferiscono all’atteggiamento che adottiamo verso noi stessi mentre creiamo un codice per vivere con l’anima.
Yoga integrale
Lo yoga integrale, talvolta chiamato anche yoga sopramentale, è la filosofia e la pratica basata sullo yoga di Sri Aurobindo e della Madre (Mirra Alfassa).[1] Centrale nello yoga integrale è l’idea che lo Spirito si manifesta in un processo di involuzione, dimenticando nel frattempo le sue origini. Il processo inverso di evoluzione è guidato verso una manifestazione completa dello spirito.
Sri Aurobindo trova che c’è sempre stato un impulso o desiderio negli esseri umani alla ricerca di Dio, Luce, Beatitudine, Libertà, Immortalità che si è presentato in un posto giusto in una sequenza, che la Natura sta cercando di evolvere oltre la mente. Questa sequenza, da un lato, raffigura che la Vita è già coinvolta nella Materia (o la Materia una forma di vita velata, cioè la vita che si evolve dalla materia) e la mente nella vita (cioè la mente che si evolve dalla vita), portando alla comprensione che attualmente la mente è anche un velo di stati superiori che sono oltre la mente. La natura, attraverso i suddetti impulsi, si preparerebbe gradualmente a una vita più elevata e a una vita più divina.